di Dott.ssa Serena Minerdo
Il lino (Linum usitatissimum) è una pianta erbacea annuale che cresce spontanea ma può anche essere coltivata, così come avevano imparato a fare Egizi, Ebrei e Fenici per ricavarne preziose fibre tessili. I frutti contengono piccoli semi di colore brunastro, ricchi di mucillagini (3-6%) che gli conferiscono un’azione lassativa (come tutte le fibre stimolano la motilità intestinale), a patto che vengano assunti con un adeguato apporto di liquidi. Grazie alle loro proprietà emollienti e protettive, possono inoltre essere utilizzati in infusione per calmare le infiammazioni interne (tubo digerente, vie urinarie) o esterne (pelle). Gli acidi grassi omega-3, abbondanti nei semi di lino, rafforzano il sistema immunitario, migliorando anche la capacità di neutralizzare tossine. Ottimo anche il contenuto di sali minerali, proteine (20-25%) e lipidi (30-40%).
Dai semi di lino si ricava l’omonimo olio, costituito prevalentemente da trigliceridi di acidi grassi polinsaturi essenziali (omega3 e omega6 o vitamina F). L’apporto di questi nutrienti deve provenire dall’alimentazione, dal momento che l’organismo non è in grado di produrli a partire da altri substrati lipidici.
Un adeguato apporto di acido alfa-linolenico indifferenziato è efficace nel proteggere l’organismo da malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore e da alcune malattie infiammatorie- neurodegenerative. L’attività antiossidante è potenziata dall’ottimo contenuto in vitamina E (17,5 mg per 100 g). Buona anche la presenza di lecitina, un insieme di fosfolipidi necessari per il buon funzionamento del sistema nervoso e del cervello. A quest’olio sono attribuite anche proprietà antiemorroidali, anticolitiche e regolatrici sulla funzione intestinale.
La ricchezza di acidi grassi polinsaturi ha il difetto di rendere l’olio di Lino difficilmente conservabile: l’olio di semi di lino irrancidisce rapidamente e deve essere ottenuto per spremitura a freddo, dal momento che gli acidi grassi si alterano facilmente con le alte temperatura (per questo motivo dev’essere sempre utilizzato crudo, mai per fritture o soffritti). I semi frantumati devono essere utilizzati entro 24 ore per evitarne l’irrancidimento.
L’olio di lino viene venduto in piccole bottiglie (250 o 500 ml), ha un tempo di conservazione ridotto e dev’essere necessariamente consumato entro un mese dall’apertura. Per proteggerlo dalla luce e dal calore va conservato in bottiglie opache ben sigillate e riposto in un luogo fresco (in frigorifero dopo l’apertura, con il tappo ben chiuso).