Vegan: roba da ricchi? Smontiamo l’assunto

di Roberto Castellucci

In seguito alle nuove fonti di informazioni meno istituzionali come la rete, finalmente molte persone si sono avvicinate ad un’ alimentazione vegan o vegetariana.

La scelta è dettata principalmente da motivi di salute: è ormai assodato che, mentre i vegetali fanno bene al corpo, mangiare carne o latticini non giovi per nulla alla salute.

Molto importante è, però, anche l’aspetto ecologico.

Mangiare carne è inefficiente in termini di Kcal. Per nutrirmi di carne e derivati devo, infatti, nutrire prima l’animale. La quantità che serve a creare 1 kg di carne di manzo equivale a 17 kg circa di cereali e circa 17000 litri di acqua.

Se allevassi a patate un ettaro di terreno, potrei ottenere circa 20000 kg di patate, ma se lo destino a pascolo solo 150 kg di carne di manzo.

Fatti questi brevi calcoli, è abbastanza chiaro che, per sfamare 2 miliardi di persone del mondo “ricco” con carne e derivati , devo utilizzare molte risorse del Pianeta, considerando che anche la crescita economica asiatica porterà ad un aumento del benessere e, quindi, ad un avvicinamento dello stile alimentare occidentale.

Circa il 30% delle terre emerse viene destinato ai pascoli o alle colture di cereali destinati all’alimentazione animale.

Alla luce di questi dati “fonte FAO”, non ci sarebbe motivo “se non il peccato di gola” quindi, di eliminare carne e derivati o almeno ridurli drasticamente dalla nostra dieta, se non di tipo economico.

Ē luogo comune che l’alimentazione vegana sia molto costosa.

Curioso di capire se sia solo una banale scusa o se, effettivamente, mangiare vegan potesse essere un problema per una famiglia di medio reddito, ho provato a stilare due tabelle: una con un’ alimentazione onnivora e l’altra vegana (vedi a fianco).

Entrambe le tabelle hanno le stesse percentuali di nutrienti: ho preso i prezzi dal sito di una nota catena di supermercati e ho scelto, per entrambi i casi, prodotti di medio prezzo. Quindi non il top di gamm, ma nemmeno i più economici.

Schermata 2016-02-01 alle 16.07.31Sono tabelle ideali, prese dai consigli nutrizionali medici: alcune porzioni sono leggermente esagerate e non sempre realistiche, ma lo sono in entrambi i casi così che la differenza in percentuale, se non reale, sia comunque la stessa.

Il risultato di questo piccolo esperimento è che una famiglia che si alimenta in modo tradizionale spende quasi il doppio di chi si alimenta di prodotti esclusivamente vegetali.

Il grosso della spesa in un’ alimentazione normale” è, infatti, dato da salumi, carni, pesce e formaggi. Per quanto possano essere costosi, i fagioli biologici o il seitan, non sono nemmeno paragonabili al prezzo del parmigiano, del branzino o del manzo.

La spesa, in realtà, potrebbe essere anche più bassa, almeno del 20% se si comprassero solo verdure e frutta di stagione dai contadini locali e se si cucinassero tutti i cibi in casa, evitando quelli pronti.

L’alimentazione vegan, quindi, non è solo la più sana, ma anche la più ecologica e la più economica.

Se poi non avete mai visitato un mattatoio, fatelo, vi accorgerete che, a parte i numeri, state facendo una scelta giusta, di felicità e compassione.

 

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